Enel porta la mobilità elettrica anche a Potenza

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Continua l’impegno di Enel per lo sviluppo della mobilità sostenibile su tutto il territorio italiano.

Venerdì 15 novembre, presso il Punto Enel di Potenza in via della Tecnica 4, è infatti prevista l’inaugurazione della prima colonnina pubblica cittadina dedicata alla ricarica dei veicoli elettrici.

Alla cerimonia, in programma alle ore 11.30, partecipano il Sindaco Vito Santarsiero, l’Assessore all’ambiente del Comune di Potenza Nicola Lovallo, il responsabile Customer Service Area Sud di Enel Michele Grassi e il responsabile Divisione Infrastrutture e Reti Enel Zona di Potenza Domenico Ferrigni.

L’evento si inserisce nell’ambito dell’accordo sottoscritto lo scorso settembre tra l’azienda e la Regione Basilicata per la promozione della mobilità a “emissioni zero”.

Tra gli esempi più recenti, gli accordi sottoscritti con il Comune di Lecce, con la Regione Liguria, oltre a quelli con Emilia Romagna, Umbria e Toscana, che hanno dato vita alla cosiddetta “Macroregione della mobilità elettrica.

Oltre agli accordi con le istituzioni, l’azione di Enel a sostegno della mobilità sostenibile si concretizza anche in una costante ricerca di soluzioni tecnologiche e di offerte commerciali sempre più innovative.

Tra le prime FastRecharge, la colonnina di ricarica rapida che permette di fare il pieno di energia in 30 minuti risolvendo una delle maggiori criticità legate alla e-mobility.

Tra le seconde, invece, c’è Enel Drive, l’offerta più diffusa in Italia, grazie alla quale è possibile caricare senza limiti la propria auto elettrica con 25 euro al mese.

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PF italiani, clienti e innovazione al centro

di Advisor Professional

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I promotori finanziari italiani dedicano più tempo ai propri clienti di quanto non facciano i financial advisor del resto del mondo. A rivelarlo è una ricerca globale effettuata da Natixis Global Asset Management, che ha coinvolto circa 1.300 financial advisor di nove paesi diversi, di cui 150 in Italia.  Più nello specifico, dall’indagine è emerso che i consulenti finanziari italiani dedicano 52 ore al mese agli incontri con i clienti già in essere (38 ore) o per la ricerca di nuovi (14 ore), contro una media globale di 49 ore.
I dati sullo sviluppo del settore della consulenza finanziaria sembrano testimoniare l’assoluta rilevanza delle relazioni con i clienti. Il 75% dei promotori intervistati ha registrato, infatti, una crescita del business durante gli ultimi anni rispetto a una media internazionale del 60%. Tra questi ben il 23% ha dichiarato di avere avuto uno sviluppo molto considerevole, contro una media globale del 13%. “Questi dati ci confermano come il settore della consulenza finanziaria stia assumendo una sempre maggiore rilevanza nel nostro Paese” – afferma Antonio Bottillo, amministratore delegato per l’Italia di Natixis Global Asset Management. “Il ruolo del promotore finanziario e del consulente indipendente appare centrale non solo nella relazione con il cliente, ma anche per una corretta costruzione del portafoglio”.
Proprio la costruzione del portafoglio risulta essere il “tema caldo” della consulenza finanziaria italiana, con la maggioranza assoluta degli intervistati (58%) che l’ha definita come la sfida più impegnativa per i professionisti del settore. Sfida che il 65% degli intervistati (contro una media del 58%) si è detta pronta ad affrontare facendo ricorso atecniche innovative che secondo Natixis Global AM dovrebbero mettere la percezione e la gestione del rischio al centro: “Nell’attuale contesto, una corretta percezione del rischiodegli investimenti è la base per un’adeguata costruzione del portafoglio che faccia della diversificazione la chiave per affrontare diversi cicli di mercato”, spiega Antonio Bottillo. “Una diversificazione che, a nostro avviso, non si limiti solo a considerare diverse aree geografiche e settori, ma che sappia inserire nel portafoglio diverse strategie di investimento e metodologie meno correlate con l’andamento dei mercati”, ha concluso l’AD per l’Italia del gruppo francese.